E' iniziata la quinta votazione. Ma il nuovo voto andrà sicuramente a vuoto. Il Pd voterà scheda bianca. E anche Pdl-Lega che sono rientrati in aula. Cinque Stelle insiste su Rodotà
Scelta civica punta ancora sulla Cancellieri, ma per non bruciare il suo nome per ora voterà scheda bianca. L'ha deciso nella riunione di stamattina. Il tentativo è quello di trovare consensi anche nel Pdl e nel Pd.
Oltre ai Cinque stelle, anche Sel torna a votare Rodotà. A differenza della Lega (scheda bianca), il Pdl ha deciso che non parteciperà neanche al quinto scrutinio in corso.
Claudio Burlando, governatore della Liguria del Pd, è convinto che adesso si debba puntare su Rodotà: "E' l'ora di una piena responsabilita' personale per ognuno di noi", dice
Stamattina presto, a Montecitorio, è ritornata in auge l'ipotesi di un Napolitano-bis. Sia Pd che Pdl avrebbero tentato di sondare nuovamente la disponibilità dell'attuale capo dello Stato, da sempre contrario a una riconferma.
Paolo Becchi, considerato ideologo dei Cinque stelle, si premura su twitter di impallinare, usando il solito proiettile dell'"inciucio", l'eventualità di un Napolitano bis: "L'ipotesi D'Alema è saltata: rischierebbe il linciaggio. Bersani ha solo una carta da giocare, Napolitano, e così l'inciucio può continuare".
Dibattito sull'eloquio della Cancellieri. Mario Monti dice in conferenza stampa che la Cancellieri "è il candidato giusto per la gente normale, parla il gergo dei cittadini". Ieri Paolo Cirino Pomicino confidava: "E' bravissima, ma non si capisce quando parla".
Paradossi. Nel marasma generale, l'unico che stia conducendo un gioco politico da elezione quirinalizia in questo momento è Monti: indica la Cancellieri, ma vota scheda bianca per non bruciarla e intanto incontra gli altri partiti per convincerli (ieri Berlusconi, oggi Bersani, ma ci prova anche coi Cinque stelle). Monti, quello che una volta era il principe dei tecnici.
Per il Pdl riunione con Berlusconi alle 12. E intanto Gasparri annuncia che voterebbero un Napolitano bis o un nome condiviso con il Pd Maurizio Gasparri al TgLa7
Domani si vota in Friuli, c'è l'ipotesi di sospendere le votazioni per il Quirinale fino a lunedì mattina. Così i parlamentari del Friuli Venezia Giulia domani potrebbero partecipare alle elezioni regionali
M5S contrario a Napolitano bis Lo dice Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Camera. "Noi restiamo su Rodotà per il trasporto che hanno i cittadini su questa candidatura"
Oggi a Montecitorio, come sette anni fa, il solo nome che si ripete quello di Giorgio Napolitano. E così Giulio Tremonti, sorridente, taglia corto: "Napolitano? Beh, io ho l'aereo prenotato stasera".
Alessandro Maran, renziano trasmigato in Scelta civica, discute con gli ex colleghi del Pd: "Napolitano significa che cambia lo Stato. Avremmo di fatto un presidenzialismo e un recinto molto stretto in cui muoverci. Quello dei saggi e delle riforme". Fattibili? "Beh, non senza un clima davvero costituente ed è qui che rischia di rompersi il Pd anche su Napolitano. Ci sono due visioni opposte dentro il partito, che vengono da lontano"
Monti è sempre più lucido.Ieri il voto alla Cancellieri, oggi la bianca. Ripetono nel Pd: "Da quando sa che il Professore rimarrà lui, e non Prodi, è molto ringalluzzito"
In Transatlantico si lavora a maglia. Il padovano Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale del Veneto ammazza l'attesa lavorando a maglia un vestitino in lana violetta che in realtà è opera della presidene regionale del Trentino, Rosa Zelger Thaler, seduta accanto a lui.
I governatori che andranno da Napolitano, tra cui Rosario Crocetta, Roberto Maroni, Vasco Errani, Luca Zaia e Giuseppe Scopelliti, dovrebbero anche loro chiedere a re Giorgio la disponibilità per un bis. "La situazione si deve sbloccare entro oggi", è il mantra.
Un accordo preliminare tra le forze politiche, non soltanto sul suo nome, ma anche sul prossimo governo. Sarebbe questa la garanzia chiesta da Napolitano, al Pd e alle altre forze politiche, prima di pensare se ripensarci e dare la sua disponibilità a un secondo mandato.
Dopo l'incontro con Napolitano, Berlusconi, Alfano e Letta si apprestano all'ennesimo vertice a Palazzo Grazioli, Tra i desiderata del Pdl, già favorevole a un bis di Napolitano: un governo di larghe intese con nomi di "garanzia", come quello di Amato, o anche di Letta (contemplati entrambi: Gianni ed Enrico).